Il Cammino della Quaresima: Dalle Ceneri alla Speranza della Pasqua
- Redazione
- 4 mar
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Don Marcello ci augura una buona Quaresima, ricordandoci che domani è Mercoledì delle Ceneri, giorno di astinenza e digiuno. Inoltre, ci invita a partecipare alla celebrazione che si terrà alle 20:30 nella chiesa di Valdottavo.
Ci manda anche questa riflessione, che ci accompagna all’inizio di questo tempo di conversione:
Il Cammino della Quaresima: Dalle Ceneri alla Speranza della Pasqua
Quale grande maestra è la liturgia, dalle ceneri del mercoledì con cui inizia la Quaresima, ci conduce, passo dopo passo, al fuoco che divampa a Pentecoste!Anno dopo anno, la Chiesa ci porta per questa strada, che sembra sempre uguale eppure non è mai la stessa. Perché se da una parte esso è un cammino che si fa comunitariamente, dall'altra è anche un modo perché ognuno arrivi all'incontro personale con Cristo, nella Pasqua annuale memoriale della Pasqua di Cristo e anticipo della Pasqua eterna di ognuno.
Il Giubileo ordinario quest'anno aiuta a incentrare la riflessione quaresimale e pasquale sulla speranza, quella beata speranza che ci contraddistingue come cristiani e che dovrebbe essere lo sfondo di tutte le nostre azioni e di tutte le nostre scelte.
Solo chi ha sperimentato la misericordia del Padre sa che può riporre in lui ogni speranza, così la Quaresima ci conduce a scendere sempre più in profondità nella conoscenza della nostra miseria, per giungere alla meta tanto attesa, come diciamo iniziando la solenne veglia pasquale:
«Cristo risorto confermerà in noi la speranza di partecipare alla sua vittoria sulla morte e di vivere con lui in Dio Padre».
MEDITIAMO
Il verbo "con-vertirsi", nel linguaggio biblico, significa prima di tutto letteralmente questo: ritornare, ritornare a Dio, invertire la rotta, rimettere Dio al primo posto nella vita.
Per molte persone, nel linguaggio comune, conversione significa ancora cambiare religione o accoglierne una se prima non si era credenti («Quel tale si è con-vertito al buddismo, all'Islam, al cristianesimo»).
Per la Bibbia la conversione riguarda anzitutto gli stessi credenti, che sono invitati ad abbandonare ogni immagine che si sono costruiti di Dio, e che la Bibbia chiama "idolo", per orientarsi verso quel Dio creatore e padre di cui appunto la Bibbia parla.
Ma questo è possibile solo se lasciamo spazio a Dio stesso; nel brano della seconda lettera ai Corinzi proposto come seconda lettura Paolo scrive:
«Lasciatevi riconciliare con Dio».
Lasciate che sia lui a venirvi incontro e accoglietelo.
La conversione è così riscoprire la bellezza dell'incontro con Dio, per ricordare uno splendido passo delle Confessioni di Agostino:
"Tardi ti ho amato, bellezza così antica e così nuova, tardi ti ho amato".

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