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Settimana Santa: il cuore dell’anno cristiano, giorno per giorno



La Settimana Santa è il centro dell’anno liturgico per i cristiani di tutto il mondo. È un cammino intenso, che ci porta a rivivere gli ultimi giorni della vita di Gesù, dalla sua entrata a Gerusalemme fino alla sua risurrezione. Non è solo una commemorazione: è un invito a entrare in una storia che parla anche a noi, oggi.

Ecco le tappe principali, giorno per giorno:


1. Domenica delle Palme – L’inizio del viaggio


La Settimana Santa si apre con la Domenica delle Palme. In questo giorno si ricorda l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme: la folla lo accoglie con rami di palma, acclamandolo come re.È un giorno di festa, ma anche di contraddizioni: le stesse persone che oggi lo acclamano, pochi giorni dopo lo condanneranno. Durante la Messa, si legge il racconto della Passione, per prepararci a ciò che sta per accadere.


2. Lunedì, Martedì e Mercoledì Santo – Giorni di attesa e tensione


Questi tre giorni non hanno celebrazioni particolari, ma nei Vangeli si collocano eventi importanti:


  • Il Lunedì Santo si ricorda Maria di Betania che unge i piedi di Gesù con olio profumato: un gesto d’amore profondo, che anticipa la sua sepoltura.

  • Il Martedì Santo è il giorno in cui Gesù annuncia il tradimento di Giuda.

  • Il Mercoledì Santo è chiamato anche “mercoledì del tradimento”, perché è il giorno in cui Giuda decide di consegnare Gesù ai capi del popolo.


Sono giorni silenziosi, ma pieni di tensione. È come se il cielo si stesse caricando di ciò che sta per accadere.


3. Giovedì Santo – L’amore che si fa servizio




Con il Giovedì Santo inizia il Triduo Pasquale, il cuore pulsante della Settimana Santa.Nel pomeriggio si celebra la Messa in Coena Domini, ovvero la Cena del Signore.

Gesù istituisce l’Eucaristia, lavando i piedi ai suoi discepoli come gesto di umiltà e amore. È la sera dell’ultima cena, del comandamento nuovo (“Amatevi come io vi ho amati”) e anche dell’agonia nell’orto degli ulivi. Dopo la Messa, il Santissimo Sacramento viene portato in un luogo separato per l’adorazione: è l’“ora delle tenebre”, in attesa dell’arresto.


4. Venerdì Santo – L’amore che si dona fino alla fine




Il Venerdì Santo è il giorno del silenzio e del dolore. Non si celebra la Messa. Si tiene invece la celebrazione della Passione del Signore, con la lettura del Vangelo secondo Giovanni, l’adorazione della Croce e la comunione con ostie consacrate il giorno prima.

È il giorno della crocifissione, della morte di Gesù sul Golgota.Un giorno duro, ma pieno di significato: Gesù non fugge dal dolore, ma lo attraversa per amore.

Nel pomeriggio o in serata, in molte parrocchie si tiene la Via Crucis, un cammino spirituale che segue le tappe della Passione.


5. Sabato Santo – Il silenzio dell’attesa




Il Sabato Santo è il giorno del silenzio assoluto. Gesù è nel sepolcro. La Chiesa tace. Niente Messa, niente canti. È un giorno sospeso, in cui si attende con fiducia, senza sapere ancora cosa accadrà.

È il giorno più difficile, ma anche quello che ci insegna la speranza più profonda: saper aspettare la luce anche quando tutto sembra perduto.


6. Veglia Pasquale – La notte che illumina tutte le notti




Tra sabato sera e la domenica mattina, si celebra la Veglia Pasquale, la “madre di tutte le veglie”. Si accende il fuoco nuovo, si proclama la risurrezione di Cristo, si leggono le grandi pagine della storia della salvezza. È una celebrazione lunga, intensa, emozionante: dalla notte alla luce, dal sepolcro alla vita nuova.

Spesso in questa veglia si celebrano battesimi e confermazioni: segni di una vita che rinasce, proprio come quella di Gesù.


7. Domenica di Pasqua – La gioia che cambia tutto



È il giorno della Risurrezione. Gesù ha vinto la morte.Non è solo un ritorno alla vita, ma qualcosa di totalmente nuovo.Pasqua è la festa delle feste, la certezza che la morte non ha l’ultima parola, che l’amore è più forte del dolore, che ogni croce può diventare risurrezione.

È il giorno della speranza che contagia, della gioia che non si spegne.



Vivere davvero la Settimana Santa significa lasciarsi coinvolgere. Anche solo un po’.Non è necessario capire tutto o fare tutto. Basta lasciarsi toccare: da una lettura, da una preghiera, da un gesto d’amore.

In un mondo che corre, fermarsi per vivere questi giorni è un atto rivoluzionario. Perché nel cuore del dolore, possiamo trovare la luce. E nella Pasqua di Cristo, possiamo scoprire la nostra Pasqua.





































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